Newsletter n. 6 – novembre 2022
All’interno di MagNet, in contemporanea alle altre attività in programma, è stato redatto anche un progetto scientifico.
Il concept era quello di realizzare, a partire dall’individuazione di oggetti museali presenti nei quattro siti prescelti e legati da un elemento in comune, un filo rosso che connettesse reperti museali e/o archeologici e i luoghi di progetto, sia in Grecia che in Italia, dando vita ad un intreccio narrativo capace di concatenare tra loro i siti individuati, su cui basare il successivo sviluppo dei contenuti multimediali per la valorizzazione degli stessi.
Tutto ciò è stato possibile anche grazie alle preziose indicazioni della Direzione Regionale Musei della Regione Basilicata, stakeholder privilegiato, che ha sottoposto all’attenzione un proprio progetto scientifico il quale, valutato attentamente insieme al Partner greco PED-IN, ha condotto la progettualità verso l’implementazione di una gaming app, attualmente in fase di prototipizzazione, ambientata nei siti archeologici greci e lucani.
IL LOGO MARCHIO DEL PROGETTO
L’idea grafica trae origine dall’analisi di uno dei reperti di epoca magnogreca presenti nell’area archeologica di Metapontum, ovvero il capitello delle colonne del Tempio Ionico di Artemide (470 a.C.).
In particolare, l’attenzione si è soffermata sul fregio che connota l’area sottostante le volute.
Il magnetico segno grafico a forma di spirale, simbolo di energia e rigenerazione, viene ripreso e ridisegnato con margini aperti, a sottolineare la natura dialogante del progetto.
I quattro elementi decorativi che punteggiano la composizione modulare fanno specifico riferimento ai Musei, lucani e greci, protagonisti della Rete.