L’elaborazione del piano di comunicazione, strumento indispensabile per la definizione dell’immagine grafica e la programmazione delle attività di condivisione e divulgazione, si è sviluppata a partire dal piano di identità visiva, con la creazione e l’adozione del logomarchio del progetto.
L’idea grafica elaborata dalla designer Palmarosa Fuccella ha tratto origine dall’analisi di uno dei reperti di epoca magnogreca presenti nell’area archeologica di Metapontum, ovvero il capitello delle colonne del tempio ionico di Artemide (470 a.C.).
In particolare, l’attenzione si è soffermata sul fregio che connota l’area sottostante le volute.
Il magnetico segno grafico a forma di spirale, simbolo di energia e rigenerazione, è stato ripreso e ridisegnato con margini aperti, a sottolineare la natura dialogante del progetto. I quattro cerchi che punteggiano la composizione modulare, rifacendosi all’impianto decorativo della colonna, fanno specifico riferimento ai Musei lucani e greci protagonisti della Rete creata dal progetto MagNet, che sono:
• il Museo archeologico nazionale di Metaponto
• il Museo archeologico nazionale della Siritide di Policoro
• il Museo archeologico nazionale della Basilicata “Dinu Adamesteanu” di Potenza
• il Museo archeologico di Corfù – Grecia
Il lettering che definisce il logo utilizza la font Open Sans, una risorsa “open source” disponibile in rete a questo indirizzo.
Si tratta di una font sans serif dal carattere umanistico, connotazione di stile che ben si coniuga con l’identità e le finalità del progetto MagNet.
I colori del logomarchio, il nero e il rosso “terracotta”, si ispirano dichiaratamente alle produzioni vascolari magnogreche.