Newsletter n. 2 – marzo 2022
I Musei Archeologici Nazionali di Metaponto, della Siritide di Policoro e il “Dinu Adamesteanu” di Potenza sono i tre siti lucani individuati quali luoghi di attuazione del progetto MagNET, a cui va aggiunto il sito greco del Museo Archeologico di Corfù, tutti correlati da un unico filo conduttore: la Magna Grecia.
La regione adriatica-ionica (AIR), infatti, è ricca di musei e aree archeologiche di straordinaria bellezza. Tra questi si annoverano appunto quelli del comprensorio lucano della Magna Grecia (le aree lucane del Metapontino e della Siritide) dove, tra l’VIII e il V secolo a.C., si svilupparono alcune colonie della Magna Grecia: Metapontum, Siris, Heraklea, che hanno un ruolo importante nello studio delle connessioni tra i territori lucani e i territori greci a cui sono naturalmente legati, costituendo un elemento peculiare di identificazione territoriale e culturale che deve essere conservato e al tempo stesso valorizzato e promosso.
Entrambe le aree in cui sono localizzati i partner di progetto sono accomunate da un’unica matrice identitaria che ha visto la nascita e lo sviluppo della civiltà greca e magnogreca delle colonie d’oltremare. Le popolazioni indigene e i navigatori provenienti da questi due territori del Mediterraneo hanno intessuto tra loro continui scambi disegnando la geografia di quest’area costituita da un lato, dal comprensorio ionico e dall’altro dalle città greche del Peloponneso.
La testimonianza più evidente dei contatti tra le due civiltà e tra le due sponde del Mediterraneo è data dalla presenza di un patrimonio museale e archeologico diffuso, quale quello presente nel comprensorio lucano della Magna Grecia, che, se adeguatamente riscoperto, valorizzato e messo in rete, può contribuire alla creazione di nuovi prodotti e servizi turistici sostenibili.
WEBINAR
A maggio partirà la serie di webinar relativi al Progetto MagNet con focus il Digital Heritage e l’impatto dei social network sulla domanda di servizi e beni culturali.
Gli appuntamenti, ad accesso gratuito e in fase di definizione, vedranno il coinvolgimento di professionisti, esperti di settore nazionali e internazionali e protagonisti dell’Innovazione digitale. Il programma completo sarà disponibile a breve sul sito del CGIAM (www.cgiam.org) e sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/CentroDiGeomorfologia/.